giovedì 6 ottobre 2011

I FARI DI PRINCE EDWARD ISLAND E NON SOLO


Un modo diverso di conoscere il Canada passa lungo le vie dei fari, che si incontrano sia lungo le coste dell’oceano, sia lungo molti dei fiumi e dei laghi utilizzati ancor oggi per la navigazione.
I fari più belli li ho visti sull’isola di Prince Edward Island,forse perché costellano le sponde marine quando meno te lo aspetti, e sono sempre pronti ad accoglierti con la loro storia e la loro attrattiva.
Un po’ di storia generale, una più specifica, e poi continuerò un altro giorno perché il faro può diventare parte della vita, come lo è già del mito della vacanza lontano da tutto. Intanto, continuo con la collezione dei vari modellini, non molto reperibili in Italia, salvo a Orta San Giulio, e certamente oggetti cari da portare dal Canada a un amico vero.
Il primo mezzo di trasporto dei pionieri fu la via d’acqua,il mare. I fari furono importanti per il commercio e gli spostamenti, soprattutto prima della Confederazione (1867),e dell’avvento della ferrovia. I fari costruiti prima del 1873 – quelli della prima generazione – avevano una forma ottagonale ed erano fatti legno, mentre quelli di seconda generazione – quelli costruiti dopo il 1873 – avevano una forma conica a quattro facce. Avendo consumato il legname per le costruzioni navali, i fari dell’Isola del Principe Edoardo ricorsero a quello proveniente dalla provincia del New Brunswick.
Ogni faro disponeva di proprie luci di segnalazione.
Il mio faro preferito, Cape Bear Lighthouse, è una struttura di 4 piani, alto 12 metri, costruito nel 1881,che domina Northumberland Strait. E’ una delle 7 stazioni senza fili Marconi istituite tra il 1905-06. Fu proprio qui che Thomas Bartlett ricevette i primi segnali di richiesta di soccorso da parte del Titanic nel 1912. Un museo ne narra la storia.
Per informazioni scrivere a : eaglesview@pei.aibn.com



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