venerdì 28 giugno 2013

GIUSEPPE GALLO DETTO IL GIGIO PERCORRERA' DUEMILA CHILOMETRI IN BICICLETTA PER RICORDARE GIOVANNI BATTISTA BERNARDI PERITO NELL'AFFONDAMENTO DEL TITANIC


Halifax, Nova Scotia  : Mount Olivet Catholic Cemetery


In occasione delle periodiche presentazioni del volume  TITANIC di Claudio  Bossi,  seguite da una relazione in power point della vicenda con un supplemento di 150 immagini, l’interesse per la quarantina di italiani a bordo è sensibilmente aumentato.
In occasione della manifestazione tenutasi all’Archivio Storico di Pavia il 18 maggio 2013, il tema è stato “Lombardi a Bordo del Titanic” in quanto  molti dei camerieri alle dipendenze del gestore dei ristoranti A la carte del Titanic, Luigi Gatti di Montalto Pavese, erano lombardi.  Costui, notissimo nel mondo della ristorazione londinese, aveva ottenuto la concessione dei due ristoranti di prima classe del Titanic e scelto professionisti del settore sia italiani sia francesi.  Tra gli italiani una decina di lombardi e una quindicina  di piemontesi, tra cui Battista Bernardi, assistente cameriere di 22 anni.
Battista Bernardi, nato nella borgata Norat di Roccabruna, morì nella notte tra il 14 e 15 Aprile 1912 ;  il suo corpo fu recuperato dalla nave posa cavi canadese Mackay Bennett e sepolto nel Mount Olivet Cemetery di Halifax, Nova Scotia l’8 maggio 1912. Al contrario di altri scomparsi nella tragedia del mare per eccellenza, Giovanni Battista Bernardi detto Marsèl non è stato dimenticato in patria. 
Nella sala consiliare di Roccabruna è stato recentemente proiettato un filmato storico sulla tragedia e illustrato il programma di Giuseppe”Gigio” Gallo, un professore di Dronero che nell'agosto 2013 attraverserà il Canada  per andare a deporre una targa del comune di Roccabruna  e la bandiera occitana sulla tomba di Bernardi, e lo farà con devozione immensa perché  arriverà a Halifax dopo aver percorso in bicicletta i 2000 chilometri che la separano da Toronto, la città di partenza del suo pellegrinaggio.
In questi ultimi anni, dopo aver visitato i cimiteri del Titanic, ho tentato più volte di coordinare una manifestazione unitaria per celebrare l’evento simbolo di tutte le tragedie di mare, senza troppo successo. Alcuni comuni preferiscono  gestire tutto in proprio, altri non ne sono nemmeno a conoscenza mentre spesso, data la giovane età di molti di essi, la memoria ha poco da raccontare.
Peccato, perché per tenere vivo il ricordo di persone come Battista Bernardi, che  non hanno fatto atti eroici,  ma sono comunque periti  mentre  cercavano di migliorare una situazione incerta e magari misera al paese natìo, qualcuno, come il “Gigio” è disposto a pedalare addirittura per duemila chilometri. 
Nel cimitero cattolico di Mount Olivet riposano 19 vittime del Titanic, 10 nel cimitero  ebraico Baron de Hirsch e 121 nel Fairview Lawn Cemetery.
Maggiori informazioni si possono ottenere in loco presso l’archivio storico e il museo navale di Halifax.

TITANIC di Claudio Bossi 

Bandiera Occitana




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